Centro di Servizi Integrati per la Famiglia

Comune di Cagliari - 2018

Presentazione

Il Centro Servizi Integrati per la Famiglia è un servizio del Comune di Cagliari gestito dal Centro Panta Rei Sardegna cooperativa sociale.

Realizza interventi a sostegno di minori e di famiglie che si trovano in una condizione di disagio, fragilità o povertà educativa. La sua caratteristica metodologica è la partecipazione delle persone ai progetti di tutela che le riguardano e la riattivazione delle reti comunitarie di solidarietà familiare.

I servizi del Centro per la Famiglia sono finalizzati a:

  • creare un contesto protetto e di fiducia dove le famiglie e i minori trovino sostegno concreto, orientamento socio-psicopedagogico e assistenza legale;
  • progettare interventi partecipati e integrati per favorire condizioni di benessere sociale e di tutela dei minori nei loro contesti di vita familiari e comunitari;
  • favorire le autonomie familiari e sostenere le capacità genitoriali;
  • attivare e gestire reti di supporto, anche attraverso il raccordo tra servizi e altre agenzie educative presenti nel territorio.

Gli operatori del Centro offrono supporto e attivano le competenze di tutti i soggetti coinvolti nella cura dei minori e delle famiglie, con uno sguardo attento alla valorizzazione delle risorse presenti nella comunità.

 

Accesso ai servizi

L'accesso ai servizi del Centro avviene: 

  • attraverso il Servizio Sociale Professionale del Comune di Cagliari che formula le richieste di intervento;
  • attraverso gli Uffici di Città (ex Circoscrizioni) e i servizi territoriali d’ambito sociale, educativo, sanitario e giudiziario, che indirizzano le segnalazioni al settore minori.

 

Come lavora il Centro per la Famiglia

Il lavoro con le famiglie segue un approccio partecipativo e generativo: i modelli teorici e operativi del servizio sono mutuati dall’esperienza pluridecennale della cooperativa sociale La Casa davanti al Sole (prov. di Varese) e del Centro Panta Rei Sardegna cooperativa sociale.

Gli obiettivi di ciascun progetto e intervento sono co-costruiti nella relazione tra operatori, servizi, famiglie, garantendo al minore un portavoce (advocacy) affinché la sua voce entri a pieno diritto nella “polifonia” del progetto di tutela che lo riguarda. Verranno esplorate le reti di “fronteggiamento” naturali, andando a ricercare quelle persone che dalle famiglie stesse sono considerate una risorsa da attivare, anche nella prospettiva di mettere in atto forme di affiancamento/appoggio familiare. In un’ottica “generativa”, si mapperanno le capacità personali, familiari e di rete che possono essere messe a disposizione del progetto educativo o di tutela e quelle che possono essere messe a disposizione della comunità, affinché le famiglie non siano, anche solo implicitamente, connotate come oggetti passivi di intervento ma co-attori di un progetto che fa del sostegno familiare un’«Impresa Sociale Congiunta che richiama la responsabilità dell’intera comunità alla cura dei minori»  (cfr. Calcaterra, L’Affido partecipato, Centro Studi Erickson, 2014).

 

I servizi del Centro per la Famiglia

 

Il servizio di ascolto e segretariato sociale specializzato per le famiglie

È uno spazio dedicato all'accoglienza e all'ascolto delle famiglie che necessitano di orientamento sociale, educativo, psicologico. L’operatore del servizio di ascolto aiuta le famiglie ad orientarsi tra i vari servizi del Centro, offrendo un primo sostegno.

 

Il servizio tutela partecipata dei minori, delle relazioni familiari e sociali

Lavora in stretta collaborazione con il Servizio Sociale Professionale comunale nelle situazioni per le quali esiste un incarico da parte dell'Autorità giudiziaria Minorile o da parte del Tribunale Ordinario e nella gestione dei progetti e degli interventi di tutela sociale e giuridica dei minori con mezzi condivisi e idonei al supporto professionale multidisciplinare e multidimensionale e all'avvio di percorsi di sostegno specifici e/o specialistici.

Un team di professionisti composto da pedagogisti, psicologi e assistenti sociali, attiva spazi di:

  • prevenzione e contrasto delle situazioni di crisi e di rischio psicosociale, anche attraverso lavori di rete con i servizi pubblici e i soggetti del privato sociale presenti nel territorio;
  • valutazione partecipata delle competenze genitoriali e familiari, in stretta collaborazione con il Servizio Sociale Professionale comunale e l’autorità giudiziaria;
  • decantazione del disagio familiare e promozione delle risorse individuali, familiari e comunitarie;
  • sostegno, nei casi che richiedano accompagnamento professionale del ruolo genitoriale, anche nel contesto dei percorsi adottivi o di affidamento familiare;
  • sviluppo delle autonomie familiari e sostegno delle capacità genitoriali;
  • promozione del benessere relazionale e psicologico individuale e familiare;
  • costruzione delle reti per la solidarietà familiare;
  • Auto Mutuo Aiuto;
  • riattivazione delle reti naturali di fronteggiamento;
  • creazione di un primo gruppo di “utenti esperti”.

Inoltre, sulla base delle specifiche situazioni, sarà offerto un servizio di Family Group Conference. La Family Group Conference è un incontro strutturato nel quale i partecipanti (membri della famiglia, altre persone significative legate al nucleo familiare, operatori dei servizi) si riuniscono per decidere congiuntamente come affrontare i problemi presenti e cercare soluzioni utili a contrastare le difficoltà e a favorire il benessere del minore.

L’advocacy

Il Centro per la Famiglia tutela il diritto dei minori ad essere ascoltati, coinvolgendoli in un percorso di advocacy.

L’advocate (o portavoce del minore) è una figura che risponde al minore e garantisce la sua presenza e la sua voce nei momenti in cui si prendono decisioni relative alla sua vita oppure quando si verificano l’andamento e i risultati dei progetti realizzati a suo favore.

 

L’Auto Mutuo Aiuto (AMA)

I Gruppi AMA sono un importate strumento di promozione della salute e di prevenzione/risoluzione di difficoltà sociali. Prevedono la presenza di un facilitatore che promuove la creazione del gruppo, supporta le persone, facilitando la comunicazione e sostenendo lo spirito dell’auto aiuto.

«Attraverso la condivisione e la riflessione sulle proprie difficoltà - auto-aiuto- vengono riattivate quelle risorse necessarie per superare delle difficoltà e trovare nuove possibili soluzioni -mutuo-aiuto» (cfr. La Casa davanti al Sole).

 

Le Reti per la Solidarietà familiare

Il Centro per la famiglia attiva Dialoghi Comunitari di Rete in collaborazione con il Centro di ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano (prof. Folgheraiter e prof.ssa Calcaterra), per far emergere le risposte ai bisogni proprio laddove essi si generano.

La loro finalità è la riattivazione dei legami sociali e la promozione della cultura della solidarietà attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, dei gruppi informali.

 

L’accoglienza familiare

Il Centro per la Famiglia del Comune di Cagliari fa proprio il modello di accoglienza familiare della Fondazione Paideia di Torino denominato “una famiglia per una famiglia” per sostenere le famiglie che vivono un periodo difficile nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni educative con i figli.

Come scrive la Fondazione Paideia, «l’idea alla base è semplice: una famiglia affianca un’altra famiglia in situazione di criticità temporanea ed entrambe si impegnano, con la definizione di un patto, a camminare insieme per un periodo di tempo definito.

Tutti i componenti di entrambi i nuclei vengono coinvolti in questo cammino, portando un contributo diverso a seconda del ruolo ricoperto in famiglia, dell’età, della professione, delle inclinazioni. In questo modo, un sistema familiare interagisce con un altro sistema familiare in una relazione in cui ciascuno resta “a casa sua”, ma apre le porte per “lasciar entrare” l’altro e condividere un percorso fatto di parità, reciprocità e fiducia.

Ciascun affiancamento viene sostenuto per la sua intera durata da un tutor, dagli operatori dei servizi sociali e dai referenti delle realtà coinvolte, e prevede momenti di formazione e confronto sia all’inizio che in itinere».

 

Lo Spazio neutro

È uno spazio neutro e protetto dedicato alla cura della comunicazione e della relazione tra genitori e figli separati per disposizioni dell'Autorità Giudiziaria. Viene attivato quando ci sono ipotesi di ricongiungimento familiare o per ridefinire le relazioni e i rapporti interni al nucleo familiare. Il servizio aiuta gli adulti a mantenere una continuità genitoriale/parentale nei confronti dei propri figli/familiari e si basa sul riconoscere il bisogno/diritto del minore di vedere salvaguardata il più possibile la relazione con entrambi i genitori (o altre persone affettivamente significative) e i legami che ne derivano.

All’interno dello Spazio Neutro gli operatori del Centro potranno attivare Gruppi Multifamiliari (secondo il modello del Marlborough Center di Londra diretto da Eia Asen), che ricreano situazioni di vita reale in cui il genitore è impegnato nell’intrattenimento e nella cura dei figli, con l’obiettivo di favorire un sostegno reciproco e percorsi di problem solving congiunti. I gruppi sono affiancati dall’équipe multiprofessionale del Centro che, offendo feedback e spazi di riflessione nel corso dell’azione, aiutano le famiglie nella riacquisizione delle competenze di cura dei propri figli.

 

La mediazione dei conflitti, mediazione familiare e mediazione socio-culturale

La Mediazione fornisce supporto nella gestione e nel superamento di conflitti genitoriali e dei contrasti familiari.

L'obiettivo è di condurre due o più persone a trovare un punto di incontro o una soluzione di comune accettazione per superare un contrasto, attraverso l’intervento di una terza persona, il mediatore.

All’interno del Servizio di Mediazione verranno attivati Gruppi Parola, per dare spazio alla parola dei figli di genitori separati e amplificare le risorse protettive.

 

La consulenza legale

Dà sostegno agli operatori e alle famiglie che necessitino di orientamento, con particolare riferimento alle situazioni di conflittualità familiare e tutela dei minori, in materia di diritto civile e penale, di famiglia e minorile.

 

Il processo di valutazione

Il Centro Panta Rei Sardegna ha previsto un sistema di valutazione del servizio che si fonda sulle riunioni di équipe e di supervisione interne, sugli incontri periodici con i servizi e con gli attori istituzionali coinvolti nella tutela minori.

Partecipazione è la parola chiave anche del processo di valutazione che prevede: una valutazione interna da parte del coordinatore del servizio, una valutazione da parte degli operatori del servizio sociale inviante e una valutazione da parte delle figure di riferimento dei minori.

Verrà attivato infine un processo di valutazione d’impatto generativo (in collaborazione con la Fondazione Zancan) volto a valutare non solo i benefici diretti per i destinatari ma i benefici diretti per la comunità.

«Si tratta di una progressione generativa, frutto congiunto di esito e impatto. Insieme mettono a valore l’esercizio della responsabilità per e con, così da conseguire il massimo possibile di beneficio personale e sociale» (Vecchiato, “Valutare l’impatto sociale con metriche adeguate”, ed. Zancan).

 

Tutela della Privacy

I dati personali delle famiglie e le immagini di iniziative sono tutelati  nel rispetto del GDPR Regolamento (EU) 679/2016 (che abroga la direttiva 95/46/CE), relativo alla protezione delle persone fisiche (con riguardo al trattamento dei dati personali) nonché alla libera circolazione di tali dati.

 

Il personale

Nel Centro per la Famiglia sono presenti le seguenti figure professionali:

Coordinatore: è riferimento per gli operatori per questioni che riguardano sia gli aspetti educativi e relazionali, sia gli aspetti organizzativi.

Assistenti sociali: aiutano le famiglie a sviluppare la propria autonomia e responsabilità, organizzando e promuovendo azioni il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone, valorizzando e coordinando a tale scopo tutte le risorse pubbliche e private secondo le norme definite dalla legislazione sociale.

Pedagogisti: specializzati nei processi educativi e formativi, si occupano delle consulenze ai genitori e della conduzione di gruppi o incontri per genitori.

Psicologi: si occupano in particolare della promozione del benessere relazionale e psicologico dei minori e delle famiglie, attraverso colloqui individuali, di coppia e familiari.

Educatori: operano prevalentemente nello Spazio Neutro, sostengono i genitori nel loro ruolo educativo, sviluppando e rinforzando, nei genitori, la capacità di lettura dei bisogni dei propri figli.

Mediatori: si occupano del servizio di mediazione e della conduzione di gruppi o incontri per genitori nell’ambito della tematica della separazione. Gestiscono i gruppi parola per figli di genitori separati.

Avvocato: garantisce consulenze legali alle famiglie che accedono al servizio e agli operatori del Centro.

 

Gli spazi, gli ambienti, la sicurezza

Il Centro per la Famiglia si trova a Cagliari in via Caprera n.1.

Si compone di:

  • uno spazio per l’accoglienza;
  • una stanza polivalente per incontri e laboratori con angolo biblioteca;
  • stanze per le consulenze;
  • uno spazio giochi per bambini;
  • un bagno con fasciatoio.

I dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, nel rispetto della disciplina dettata dal Regolamento UE 679/2016, ed esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

 

Apertura e orari del Servizio

All’interno delle aperture è garantita ampia flessibilità del tempo di permanenza (orario di ingresso e di uscita) nel rispetto delle esigenze di ciascuna famiglia.

 

Centro per la Famiglia

 

Via Caprera 1 – 09123 Cagliari

Telefono 070651199

e-mail cpfcomunedicagliari@gmail.com